Mastoplastica additiva


La mastoplastica additiva o aumento del seno è la più popolare fra tutte le procedure di chirurgia plastica in quanto migliora l’aspetto, le dimensioni e la forma del seno naturale.

Come avviene l’intervento di mastoplastica additiva

In sintesi l’intervento consiste nel posizionamento chirurgico di un impianto dietro ogni seno per aumentare le dimensioni del busto, correggere il rilassamento mammario, aumentare la fermezza e risolvere eventuali problemi di seno asimmetrico o di dimensioni sproporzionate.

L’operazione dura da una a due ore e può essere eseguita con anestesia generale o anestetico locale a seconda della complessità del caso.

Le tecniche chirurgiche utilizzate, la forma, la dimensione e il profilo della protesi mammaria differiscono caso per caso, a seconda dell’anatomia della paziente e del risultato desiderato.

La scelta dell’impianto più adatto

Sono tre i fattori principali da considerare quando si selezionano le protesi mammarie per la mastoplastica additiva: la tipologia, la forma e la sostanza di riempimento.

  • Tipologia: la superficie esterna dell’impianto può essere liscia o ruvida. Gli impianti lisci sono facili da inserire, possono essere posizionati con incisioni (e conseguenti cicatrici) minime e riducono il rischio di comparsa di rughe o increspature sulla superficie del seno. Tuttavia, hanno maggiori probabilità di rendere il seno innaturalmente duro e generare una contrattura della zona muscolare circostante. Gli impianti con superficie ruvida, compresi i più recenti modelli di schiuma poliuretanica, hanno molte meno probabilità di causare contratture muscolari ma sono leggermente più inclini a generare increspature e richiedono un’incisione più ampia. In base all’anamnesi, alla struttura e ai requisiti del torace, il chirurgo consiglierà la tipologia di protesi che si adatta meglio alle esigenze della paziente.
  • Forma: la forma dell’impianto è di due tipi, rotonda o anatomica (a goccia). Le protesi di primo tipo danno al seno un aspetto più arrotondato, pieno e alto, mentre le seconde conferiscono al seno una forma anatomica a goccia, di aspetto più naturale e morbido. La scelta della forma viene generalmente presa in base alle preferenze estetiche della paziente, ma alcuni tipi di corporatura o condizioni mediche possono rendere preferibile una delle due soluzioni.
  • Sostanza di riempimento: i due principali tipi di riempitivo sono gel di silicone e soluzione salina. Attualmente la maggior parte delle procedure di aumento del seno utilizza silicone a causa della sua eccellente coesione, durata e robustezza. Le protesi saline hanno maggiori probabilità di rompersi o deformarsi, ma vengono comunque utilizzate poiché la soluzione di cui sono costituite può essere completamente assorbita dall’organismo se dovessero accidentalmente verificarsi delle perdite. Poiché tali protesi vengono riempite di soluzione salina solo dopo l’inserimento dietro al seno, richiedono anche piccole incisioni, il che aiuta a ridurre le cicatrici. Generalmente la scelta di utilizzare una sostanza o l’altra è personale, ma questioni specifiche potrebbero rendere l’una un’opzione migliore dell’altra.

Posizionamento dell’impianto per mastoplastica additiva

Il muscolo pettorale maggiore è il grande muscolo posto sotto il tessuto mammario che dalla spalla si estende sopra la parete toracica e si attacca vicino allo sterno, nella parte centrale della parete toracica. Le protesi per l’aumento del seno possono essere posizionate davanti o dietro il muscolo pettorale:

  • posizionamento di fronte allo strato muscolare. E’ una tecnica generalmente veloce, chirurgicamente meno complessa, meno dolorosa per la paziente e con un tempo di recupero post operatorio più rapido. Tuttavia presenta uno svantaggio: in genere infatti non è adatta a donne con tessuto mammario troppo sottile in quanto il bordo dell’impianto, se posizionato troppo vicino alla superficie, potrebbe risultare visibile.
  • posizionamento dietro lo strato muscolare: è un’opzione versatile, adatta a quasi tutte le pazienti. Lo strato extra di tessuto muscolare sulla parte superiore dell’impianto aiuta a nasconderlo ulteriormente e riduce eventuali effetti increspanti. L’aspetto negativo di questa opzione è che è più invasiva, richiede incisioni più profonde e impiega più tempo a guarire.

Siti di incisione per mastoplastica additiva

L’incisione è il taglio chirurgico attraverso cui viene inserito nel seno l’impianto. La tipologia di incisione dipende principalmente da dove si desidera avere la cicatrice. Certamente le cicatrici dopo un intervento di mastoplastica additiva sono inevitabili, ma la scelta di un’incisione adatta allo stile di vita e alla tipologia di abbigliamento utilizzata della paziente può renderla quasi invisibile.

  • Incisioni sotto la piega del seno. Sono la scelta più comune. Forniscono accesso diretto alle aree chirurgiche e nascondono la cicatrice nella piega del seno. Generalmente le uniche persone che vedranno mai la cicatrice sono la paziente e il suo partner.
  • Incisioni attraverso l’ascella. Sono un’ottima scelta per quelle donne che non vogliono affatto cicatrici sul seno. L’incisione è nascosta in una piega delle ascelle e non può essere vista quando le braccia sono abbassate.
  • Incisioni intorno al capezzolo. Le incisioni in quest’area tendono a guarire molto bene e le cicatrici sono molto ben nascoste, ma spesso l’area presenta un cambiamento di sensibilità al tatto. Le donne con capezzoli piccoli potrebbero poi non essere le candidate ideali per questa scelta.

Dopo l’intervento di mastoplastica additiva

In genere la mastoplastica additiva si risolve con la piena soddisfazione della paziente che ha visto attese le sua aspettative estetiche, raggiunto una maggiore femminilità e aumentata l’autostima.

Quanto tempo è necessario prima di tornare alla normalità?

La maggior parte delle pazienti è in grado di riprendere le normali attività quotidiane entro 1-2 settimane dall’operazione. E’ necessario tuttavia indossare appositi reggiseni contenutivi giorno e notte per un periodo di 6 settimane.

Quale è il tempo di ripresa post operatorio?

Se tutto procede correttamente, le normali attività possono essere riprese dopo circa 2 settimane dall’intervento e la maggior parte delle pazienti torna al lavoro circa una settimana dopo. Per le attività sportive intense e l’allenamento in palestra è invece preferibile attendere fino a 4-6 settimane dopo l’intervento.

È possibile allattare dopo la mastoplastica additiva?

Le protesi mammarie non sembrano ridurre significativamente la probabilità di successo dell’allattamento al seno.

Si può effettuare una mammografia dopo l’inserimento delle protesi mammarie?

Sì. Anche se le protesi mammarie possono rendere più difficile la mammografia ed è quindi importante segnalare al radiografo che si hanno protesi. In sede di esame potrà essere necessario assumere posizioni speciali per assicurarsi che la mammografia sia la migliore possibile.


Questo caso si è dimostrato complesso in quanto la paziente presentava poco tessuto a disposizione per la sistemazione delle protesi:

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